Con il termine di forza si indica la capacità di superare attivamente resistenze, oppure di opporvisi. È possibile distinguere diverse espressioni della forza a seconda che prevalga l’aspetto quantitativo in rapporto alla massa muscolare (forza massimale e forza resistente), o l’aspetto qualitativo in rapporto alla coordinazione neuro-muscolare (forza veloce). È noto a tutti coloro che si interessano di allenamento sportivo quanto sia importante possedere un buon grado di forza muscolare.

Questa caratteristica dell’organismo umano, ma soprattutto dell’apparato locomotore che è formato non solo da muscoli (componente attiva) ma anche da ossa, articolazioni, tendini e legamenti (componente passiva), è indispensabile per poter vincere le forze esterne. Tale presupposto fisico determina una reazione riflessa da parte della muscolatura, tale da permetterci di mantenere l’equilibrio nella stazione eretta e di conservare uno stato di tensione muscolare permanente (tono muscolare).

Come è facile intuire quindi, anche nel gioco del calcio, possedere un sufficiente grado di forza muscolare può significare in generale: scattare più velocemente, tirare più forte ecc. Ciò avviene sia se si tratta di bambini di Scuola Calcio, sia se si tratta di adulti. Tuttavia, anche se i presupposti che determinano le espressioni di forza nei bambini e negli adulti sono uguali, sia l’allenamento della forza che le prestazioni conseguenti sono drasticamente diverse. Innanzi tutti occorre fare una distinzione riguardo gli esercizi di forza in quanto possiamo distinguere due diverse tipologie:

  • esercizi a carattere preventivo
  • esercizi allenanti

I primi servono a contenere eventuali squilibri che si potrebbero creare durante l’attività fisica o la vita di relazione normale (p.e. scuola, sedentarietà ecc.) soprattutto in soggetti in via di accrescimento e si indirizzano specialmente verso delicati gruppi muscolari che agiscono sulla colonna vertebrale: lombari, addominali, dorsali, glutei e servono in questo caso come stabilizzatori di essa.

Per quanto riguarda gli esercizi allenanti occorre ricordare che il potenziamento muscolare avviene sostanzialmente attraverso due processi:

  1. miglioramento dell’attività nervosa (reclutamento di unità motorie, coordinazione intra ed intermuscolare, frequenza di stimolo ecc.)
  1. miglioramento delle componenti strutturali (aumento della sezione trasversa: ipertrofia) in età prepuberale, che nei maschi arriva fino a 11-12 anni e nelle femmine termina un po’ prima, a causa di una modesta produzione rispetto all’adulto, del principale ormone anabolizzante: il testosterone, non è possibile attivare i relativi processi anabolici a livello della cellula muscolare.

È però possibile, come risulta da alcune ricerche che esercizi di rapidità, di forza rapida, possano influenzare positivamente la componente nervosa della forza e determinare quindi un miglioramento delle prestazioni veloci sia cicliche (p.e. corsa) che acicliche (p.e. tiro in porta).

Secondo Verchosanskij nei bambini fra i 4 e gli 8 anni è già presente una componente di forza veloce, e questa qualità fisica è  determinante nella strutturazione delle abilità tecnico sportive che utilizzano prevalentemente le fibre veloci (FTF fast twitch fibers). Questa qualità viene identificata come segnale per la selezione dei talenti giovanili.

L’allenamento della forza dovuto solamente alla pratica dello sport, in questo caso dello sport del calcio, normalmente non è sufficiente alla realizzazione dei parametri di forza generali indispensabili per una crescita corretta. Il potenziale di forza muscolare deve essere realizzato in tutti i distretti corporei (soprattutto il busto) rispettando i processi armonici di crescita e maturazione.

A tal scopo gli esercizi dinamici, con basse resistenze esterne, in modo da garantire una certa velocità di movimento, sono da preferirsi agli esercizi di forza statici. Gli esercizi dinamici favoriscono il metabolismo osseo e cartilagineo.

Si ricorda infine che i valori di forza nel bambino in fase di crescita sono strettamente correlati alle dimensioni corporee: peso  ed altezza.

 

F.I.G.C. – Settore giovanile e scolastico, Guida tecnica per le scuole di calcio, Pool Grafica Editrice s.r.l., Roma, 2010

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