Una corretta proposta motoria in età infantile e giovanile non può prescindere dalla adeguata conoscenza delle caratteristiche fisiologiche e delle leggi biologiche dell’accrescimento che si manifestano differentemente nei due sessi. Ciò evidentemente offre supporto scientifico ai principi psico-pedagogici e metodologici, sia nel momento di fissare obiettivi, contenuti, mezzi e metodi, sia quando è necessario imporre limiti per definire al meglio le metodologie più idonee di intervento didattico. Nel suo complesso, l’accrescimento e lo sviluppo fisico si svolgono in maniera continua, dalla nascita all’età adulta, ma non uniforme e una certa differenziazione esiste tra i due sessi.
Bambini e bambine fino all’età di 10 anni possono svolgere lo stesso tipo di attività fisica, ma a partire dal decimo anno si dovrà tenere conto di alcune modificazioni staturali e ponderali prima in uno e poi nell’altro sesso. Non sono solo le evidenti modificazioni del peso e della statura a doverci far riflettere, ma anche e soprattutto le qualità fisiche in fase di sviluppo, quali la forza, la velocità e la resistenza. In riferimento alle capacità coordinative l’evoluzione generale risulta essere diversa per i due sessi. In particolare, mentre le capacità di orientamento spaziale, di reazione, di differenziazione, e coordinazione con tempo misurato si sviluppano simultaneamente; le capacità di ritmo, equilibrio e destrezza evolvono in maniera differente per i due sessi. Queste ultime, infatti, vengono raggiunte prima dalle bambine rispetto ai coetanei maschi. Ne consegue che il programma didattico, per le ragazze, evidenzierà un andamento completamente diverso per le capacità di tipo coordinativo e situazionale, data la maggiore predisposizione all’apprendimento delle abilità motorie.
Per quanto riguarda l’aspetto condizionale, nelle diverse età e tra i sessi, le differenze possono essere spiegate da:
- Differenti periodi di sviluppo puberale (femmine 10-11 anni, maschi 11-12 anni);
- la produzione di ormoni sessuali (principalmente testosterone, notevolmente maggiore nel maschio rispetto alla femmina);
- le caratteristiche volitive, motivazionali e caratteriali (derivate anche dalla produzione di androgeni, p.e. aggressività);
- gli stimoli sociali che spingono i maschi a svolgere più attività fisica.
Ne consegue che inizialmente, nelle ragazze, si evidenzierà una particolare accentuazione delle attività di precisione, mentre nei ragazzi, più stimolati a svolgere attività fisica ed in continua ricerca del confronto agonistico, saranno marcatamente maggiori le attività di rapidità, di situazione e partita.
SUGGERIMENTI METODOLOGICI
Normalmente le bambine iniziano l’attività calcistica più tardi, in una età dove esiste una forte concorrenza di altre attività sportive che per tradizione rappresentano maggiormente le scelte sportive da parte dei genitori (ginnastica, danza, nuoto, pallavolo ecc.). Ciò significa che le prime esperienze devono essere in grado di suscitare entusiasmo per non desistere alle prime difficoltà sul piano tecnico. Quindi i suggerimenti, forse scontati ma opportunamente da non trascurare, sono:
- Tecnica individuale in situazioni semplificate
- Esercizi e giochi di regole più complessi passando dall’utilizzo delle mani a quello dei piedi
- Spazi ristretti e poche bambine per volta nell’organizzazione degli esercizi
- Partite in formato ridotto (numero allieve e dimensioni dello spazio)
- Palloni di gomma (doppio e triplo strato – vedi paragrafo “Le attrezzature didattiche”) che favoriscono alcuni comportamenti tecnici (colpo di testa, ecc.)
- Attività mista che non modifichi troppo gli equilibri tecnici fra maschi e femmine
- Sollecitare continuamente capacità di riflessione, memorizzazione, intuito, ecc., sottolineando fortemente i successi conseguiti
- Verificare costantemente i livelli di apprendimento per evitare richieste tecniche non rispondenti alle reali capacità
IN ALTRE PAROLE LA MOTIVAZIONE DEVE ESSERE SEMPRE ALTA E QUINDI VA SOSTENUTA GARANTENDO UNA COSTANTE PARTECIPAZIONE NELLE ATTIVITÀ PER RIASSUMERE LE BAMBINE HANNO
F.I.G.C. – Settore giovanile e scolastico, Guida tecnica per le scuole di calcio, Pool Grafica Editrice s.r.l., Roma, 2010
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