Quando si parla delle relazioni dei ragazzi in famiglia, non possiamo non fare riferimento ad un contesto nel quale spesso i membri di una famiglia riescono a ritrovarsi.
Dati i tempi sempre più frenetici, spesso, il luogo di aggregazione e di relazione tra tutti i componenti della famiglia è quello intorno alla tavola, nel momento dei pasti.
I bambini che prendono parte a pasti condivisi sono meno a rischio di essere in sovrappeso, mangiano cibo più sano, sono meno inclini a mettere in atto comportamenti delinquenziali, mostrano un più alto grado di successi scolastici e maggior benessere psicologico.
Ne parla uno studio dei ricercatori della University of Minnesota che ha analizzato l’associazione tra la frequenza dei pasti in famiglia e molteplici indicatori di salute degli adolescenti e benessere (tabacco, alcol, uso di marijuana, rendimento scolastico, autostima, sintomi depressivi e suicidio).

Lo studio prevedeva un sondaggio che ha messo in luce come circa un quarto (il 26,8%) degli intervistati abbia condiviso 7 o più pasti in famiglia la settimana precedente, e circa un quarto (il 23,1%) abbia consumato i pasti in famiglia 2 volte o meno. La frequenza dei pasti in famiglia è risultata essere inversamente associata con tabacco, alcol e uso di marijuana, sintomi depressivi e suicidio.

E’ stato messo in evidenza che il consumo di pasti in famiglia può migliorare la salute e il benessere degli adolescenti, per cui nonostante i tempi frenetici sarebbe utile riuscire a ritagliarsi uno spazio per ritrovarsi a condividere il momento del pasto in famiglia, in un clima di empatia, coesione familiare e comunicazione.

Tre sono le raccomandazioni risultate più importanti per migliorare i pasti in famiglia:
-Ricordare i sostanziali benefici dei pasti condivisi in famiglia.
-Porsi l’obiettivo di avere almeno tre pasti condivisi in famiglia a settimana e se questo non fosse possibile sostituire questi momenti con colazioni o snack condivisi.
-Non dimenticare che la qualità dei pasti è importante così come la quantità e che quindi bisognerebbe evitare la presenza di distrazioni, spegnere TV e cellulari e utilizzare il momento del pasto per raccontarsi la propria giornata e interessarsi a ciò che il proprio figlio ha fatto a scuola, a calcio e come vanno i suoi rapporti con gli amici.

I pasti, condivisi in famiglia, rappresentano un contesto unico per i genitori per poter entrare in relazione e condividere importanti informazioni con il proprio figlio.

 

Eisenberg, M.E., Olson, R.E., Neumark-Sztainer, D., Story, M., Bearinger, L.H. (2004).
Correlations Between Family Meals and Psychosocial Well-being Among Adolescents.
Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine, 158(8),792-796

http://jamanetwork.com/journals/jamapediatrics/fullarticle/485781

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